In questa guida spieghiamo come coltivare Calistegia e mettiamo a disposizione informazioni utili per l’esposizione, l’irrigazione e la concimazione.
la pianta
nome botanico: Calystegia
famiglia: Convolvulaceae
breve descrizione: Pianta erbacea, rustica, rampicante, perenne, con fusto volubile, glabro, lungo fino a 3 metri. Le foglie sono sagittate (3-8 x 6-9 cm), con base cordata ed apice acuto, ondulate al margine e lungamente picciolate. I fiori che durano una sola giornata. A questo genere appartengono otto specie molto simili a quelle del genere Convolvulus, è possibile classificarle insieme ad esse. La Calistegia è una pianta volubuile, è quindi necessario disporre degli adeguati tutori per favorirne l’avvolgimento.
durata: perenne
periodo di fioritura: I fiori, a forma campanulata, spuntano all’ascella dellel foglie, isolati o a piccoli gruppi, ininterrottamente per tutta l’estate, ma nel volgere di una giornata appassiscono. La colorazione varia dal bianco, al rosa, al violetto, in diverse sfumature. Se si vuole ottenere un prolungamento del periodo di fioritura è bene asportare i frutti a capsula che si formano, possibilmente prima della loro maturazione.
area di origine: Europa: stati meridionali.
uso: Per la vigoria vegetativa è adatta al rivestimento di colonne e pergolati.
accorgimenti e cure
esposizione e luminosità: Predilige una posizione soleggiata e ben riparata da correnti.
temperatura: Quando arrivano i primi freddi, collocare le piantine al coperto, fino all’arrivo della primavera, quando potete mettere le piante a dimora.
substrato: Si consiglia l’uso di un terriccio comune ma ben drenato, la concimazione va effettuata nel periodo della fioritura. Per quanto riguarda le talee: ottimale sarebbe piantarle in un miscuglio di torba e sabbia in parti uguali.
irrigazione: Giornaliera ma non eccessivamente abbondante. quando la pianta è nel periodo vegetativo bagnare ogno giorno in maniera non eccessiva, essa richiede infatti, costante umidità ma non gradisce i ristagni dell’acqua. nel periodo di riposo, mantenere il terriccio umido, bagnando una volta ogni 2 settimane.
concimazione: Poco prima che abbia inizio la fioritura, stimolare la pianta con del concime liquido completo, ad intervalli di 10 – 15 giorni.
propagazione: La semina può essere effettuata all’aperto, alla fine del periodo invernale ( febbraio – marzo), in una cassetta di composta per la semina. Interrare i semi di qualche cenntrimetro e successivamente livellare la superficie della composta, a questo punto annaffiare uniformemente con acqua a temperatura ambiente. Quando le piantine sono maneggiabili, riporle in vasetti di circa 8 cm. Collocando nei vasi dei sostegni per l’arrampicamento delle piantine, bisogna prestare attenzione a non danneggiare le radici. Le piante adulte possono essere riprodotte per talea, prelevandole fra luglio e agosto, dai germogli basali o direttamente dai rami.
rinvaso: con la crescita, collocare in vasi di dimensioni più adatte.
potatura: Non necessita potatura.
avversità: Non viene colpita da malattie o parassiti specifici.
piccoli consigli: Nome volgare: Vilucchione, Campanelle. Si ritrova nelle siepi, nei campi e nelle radure dei boschi. Infestante delle colture erbacee, dei cereali, dei vigneti e degli incolti. Tipo di danno: da medio a forte; causato dallo spazio occupato, e per la luce e le sostanze nutritive sottratte. Avvolge e soffoca con i suoi steli volubili. Esercita una forte competizione per lo spazio radicale.