In questa guida spieghiamo come coltivare Cedro e mettiamo a disposizione informazioni utili per l’esposizione, l’irrigazione e la concimazione.
la pianta
nome botanico: Citrus medica
famiglia: Rutaceae
breve descrizione: Forma arbusti o piccoli alberi, alti fino a 8 metri, con rami spinosi e portamento irregolare. La pianta ha aspetto arbustivo, con rami forniti di spine aculeate e lunghe che la differenziano dal limone. Le foglie, ovali-oblunghe, con margine dentato, medio-grandi, sono rossicce appena emesse e poi verde scuro. Sono abbastanza sviluppate (15-20 cm.) e quando si spezzano diffondono un gradevole odore caratteristico determinato da ghiandole oleifere in esse contenute. L’apparato radicale è costituito da un fittone principale dal quale si dipartono tante radici avventizie il cui sviluppo è connesso con le caratteristiche fisiche del terreno. Il frutto del cedro è un esperiedo che a seconda delle coltivazioni è di grosse dimensioni con un peso che può variare dai 500 – 600 gr. a 1,50 – 2,0 kg. ed una lunghezza di 20-30 cm. La forma varia dallo sferico all’ovale e la scorza è grossa e spessa, dura, rugosa e liscia, di colore giallo punteggiata di numerose ghiandole oleifere.
durata: Perenne
periodo di fioritura: I fiori sono grandi e in boccio, rosso-violacei. Quando si aprono hanno interno bianco ed esterno soffuso di viola. La fioritura può essere primaverile (marzo – maggio) estiva (giugno) tardiva (settembre). La più importante è la fioritura estiva che fornisce la migliore qualità del frutto.
area di origine: India e Birmania
clima: Non molto resistente alle basse temperature, d’inverno il cedro si può defogliare per poi riprendere l’attività vegetativa in primavera.
uso: La maggiore importanza economica del cedro deriva dalla scorza che viene utilizzata per la preparazione di canditi, acqua e sciroppo di cedro e per l’estrazione di olii essenziali. Con il succo si preparano bibite
accorgimenti e cure
esposizione e luminosità: Ben esposta evitando siti troppo ventosi in quanto comprometterebbero l’allegagione
temperatura: Non scendere durante il periodo vegetativo al di sotto dei 10°C
substrato: Riguardo al terreno, predilige quello sciolto o di medio impasto, profondo, fertile, ben drenato (non sopporta i ristagni idrici), con pH compreso tra 6,5 e 7,5 e ben dotato di sostanza organica. Rifugge i terreni troppo argillosi, calcarei
irrigazione: Ricorrere all’irrigazione per sopperire alla deficienza di acqua nel periodo estivo
concimazione: Per una corretta concimazione è sempre necessaria l’analisi del terreno, da integrare con l’analisi fogliare che permette di sapere quali sono i livelli nutrizionali raggiunti dalla pianta e diagnosticare così eventuali situazioni di carenza o di eccesso
propagazione: Possibilità di riproduzione per seme ottenendo piante geneticamente identiche alla pianta madre grazie alla poliembrionia nucellare. Tali piante hanno il pregio di essere prive delle più importanti infezioni virali
potatura: Si deve diradare l’affastellamento dei germogli, per far sì che i rametti siano correttamente distanziati. Su questa specie, la potatura dovrebbe essere effettuata tutti gli anni, per evitare l’alternanza di produzione
avversità: Parassiti: ragnetto rosso, afide bruno,cocciniglia cotonosa, oziorrinco, tignola della zagara, e marciume radicale (Armillaria mellea). Tra le virosi in grado di determinare gravi danni agli agrumi ricordiamo: Exocortite, Maculatura anulare, Psorosi, Tris
piccoli consigli: Evitare i ristagni idrici
curiosità
storia: Di questo agrume si hanno antichissime testimonianze. Dalla Persia è arrivato nei Paesi Mediterranei e, probabilmente nel III secolo a.C., in Italia.
ambiente: Le cultivar sono divise in due gruppi: cedri acidi e cedri dolci. Le prime, come la specie tipica, hanno fiori e germogli rosso-violocei e polpa acida; le seconde hanno fiori bianchi e polpa più dolce
medicina: Il cedro ha molte qualità, può entrare in una dieta Mediterranea, volta a prevenire molte malattie degenerative, quali l’obesità, il diabete, l’arteriosclerosi e lo stress”. La buccia e i suoi fiori sono largamente usati anche in profumeria.
cucina: Specialità del Sud Italia è il cedro candito, ricavato dalla lavorazione di buccia e fiori, utilizzato per la guarnizione di svariati dolci.
letteratura e mitologia: Plinio il Vecchio lo conosceva e lo ha citato nei suoi trattati e nelle raccolte. Anche Ludovico Ariosto, nell’orlando Furioso, descrive i frutti e i fiori e la maestosità della pianta. Il cedro è il simbolo della bellezza capricciosa.
arte: E’ stato rappresentato in affreschi e mosaici greco romani.